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Residuo zero con l’ozono: l’esperienza di Agricola Anzola

Ridurre i trattamenti chimici, aumentare la salute delle piante e puntare al prestigioso obiettivo del “residuo zero”. Per molte aziende agricole è una sfida complessa, per l’Agricola Anzola è diventata una realtà concreta. E la chiave di questa trasformazione ha un nome preciso: ozono.

Situata a Boretto (RE), l’azienda Agricola Anzola è specializzata in orticoltura di alta qualità, come il pomodoro cuore di bue. Abbiamo parlato con Marco Anzola per capire come ha integrato la tecnologia Ecofarm e quali risultati ha ottenuto.

La sfida: un’agricoltura sostenibile e produttiva
“Volevamo migliorare la disinfezione e allo stesso tempo liberarci dalla dipendenza degli antiparassitari”, ci racconta Marco. “L’obiettivo era chiaro: portare sul mercato un prodotto eccellente e a residuo zero. Dopo aver sentito il parere di altri colleghi, abbiamo capito che l’ozono era la strada giusta e ci siamo affidati all’esperienza di Ecofarm”.

La soluzione a doppio impatto: l’ozono in acqua e gassoso
La strategia vincente si basa su due pilastri fondamentali, che sfruttano l’ozono in modi diversi ma complementari:

  1. Irrigazione con ACQUA OZONIZZATA: tutta l’acqua usata per irrigare le colture, sia in serra che in pieno campo, viene arricchita con ozono. “Questo non solo disinfetta l’acqua, ma l’ozono rilascia ossigeno alle radici, rendendole più forti e sane”, spiega Marco. “I benefici sulla pianta sono visibili. Abbiamo collegato la macchina all’unico circuito di irrigazione aziendale, utilizzando così l’ozono sia in serra che in pieno campo”.
  2. Sanificazione ambientale con OZONO GASSOSO: Tra un ciclo di produzione e l’altro, la serra viene svuotata e chiusa, procedendo alla disinfezione con ozono. “È un reset completo. Eliminiamo i batteri nascosti ovunque, sui nylon, sui tubi di irrigazione o riscaldamento, garantendo alle nuove piante una partenza perfetta e in una serra il più disinfettata possibile”.

Risultati che parlano da soli: meno costi, più salute
Marco Anzola sottolinea i vantaggi più grandi che derivano dall’applicazione. “Senza dubbio, la netta diminuzione dei trattamenti fitosanitari contro le malattie fungine. Questo significa meno costi, meno lavoro e un ambiente più sicuro per tutti. La prevenzione che riusciamo a fare con l’utilizzo dell’ozono è la nostra arma migliore. E’ una parte fondamentale del nostro lavoro; riuscendo a prevenire le malattie, la pianta può vivere in maniera più sana e questo ci permette di ridurre l’utilizzo di antiparassitari con conseguente risparmio economico”. Anche i suoi collaboratori hanno notato piante più robuste e facili da gestire, e sul mercato la reazione è entusiasta. “Parlare di ozono ai clienti è un grande vantaggio; è una tecnica molto apprezzata, viene vista come una tecnologia moderna ma sicura e naturale”.

Uno sguardo al futuro: “una scelta che rifarei al 100%”
“Se dovessi investire di nuovo domani, l’ozono sarebbe la prima cosa che inserirei in una serra. Una pianta sana è più produttiva e si difende meglio da sola. È un ciclo virtuoso che si autoalimenta”.
La storia di Agricola Anzola è un esempio perfetto di come l’innovazione possa portare a un’agricoltura più redditizia, sostenibile e pronta per le sfide del futuro.